Note del M° Fernando Grillo
ERGSKKEM,
all’ascolto.
La
visione generale è quella di diversi stilemi compositivi ed
interpretativi in un affresco ben individuato di
“schemi” e il cui godimento di natura
intellettuale, a mio avviso, prevale sulla fisicità del
suono: il comporre improvvisando!
ERGSKKEM,
dialogante quiete ed affettuosa impulsione del contrabbasso. Si apre,
con le iperboli del suono, ad uno scenario naturalistico.
EVENTS
OF BIRDS, intervalli inconsueti che si richiamano volutamente alla
tensione dodecafonica del comporre anche con gli artifici timbrici
(armonici) degli strumenti, per finire - attraverso quel “trompe
d’oil”
ritmico, quel fluire di estrema
indeterminatezza dei parametri del suono dati in senso orizzontale e
poi verticale (quasi un “cluster“),
al nulla. Bello il pianoforte.
YES
SKKEM, un suono … un timbro (delicato e sensitivo)
… rarefatto, allitterato, da cui si diparte il continuo del
procedimento melodico …
ONLY
BLUE FEET, apparente contrasto tra linea e punto (linea = punto in
movimento) e, gradualmente e in modo cangiante, s’invertono i
ruoli timbrici, nella rappresentazione del puntillismo ritmico.
MOORLAND,
oscura spelonca, sordina esaltante della tromba, siamo in presenza di
un Minotauro? Un senso archetipico del suono permea questa composizione
e, per uscire dal descrittivo: complimenti al contrabbassista!
CRACKERS,
attesa … sospensione per un
“inevitabile“ mai pronunciato.
Fernando
Grillo, con
i complimenti a Markus Stockhausen, Giorgio Dini, Gianni Lenoci -
Luglio 2006
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pubblicato con il consenso dell'autore